Blog. 22 Agosto 2019

Burning Man Festival, Nevada: una sauna nel deserto

Sarà a breve completata la costruzione di una sauna nelle profondità del deserto del Nevada per i visitatori del Burning Man, il festival che aprirà questo fine settimana.  Si sono occupati della creazione del padiglione Steam of Life, permettendo agli ospiti di purificarsi e rilassarsi.

 

Il deserto del Black Rock del Nevada ogni anno ospita il più grande festival d’are, al quale prendono parte artisti e architetti di tutto il mondo. A suon di mostre d’arte, performance, workshop e giochi, ogni anno è fondamentale rispettare il tema generale, il quale fa da filo conduttore per tutte le giornate della settimana.

L’edizione di quest’anno

Dal 25 agosto al 2 settembre, il tema di quest’anno per il Burning Man festival ruota attorno al concetto di “Metamorfosi“. Gli artisti che si cimenteranno in architetture bizzare e innovative per rispondere meglio al tema, sono tanti.

Per questa edizione, è stato già rivelato il design per il tempio centrale di Geordie Van Der Bosch. Un’installazione interattiva, il cui intervento è quello di onorare le protagoniste femminili, incoraggiare l’empowerment femminile e fornire una zona d’ombra per i partecipanti al festival. Reinventando il mito greco di Andromeda, come “una donna forte e indipendente, che si salva con l’aiuto della comunità solidale”.

Steam of Life

Ma un’altro progetto ha attirato la nostra attenzione. Infatti, gli architetti a cui ci riferiamo, hanno progettato un padiglione per il festival d’arte molto particolare. E non è esattamente quello che ci si aspetta in un deserto nel bel mezzo dell’estate: una sauna finlandese bollente.

Steam of Life è un padiglione circolare in legno, che rivisita l’esperienza della sauna, come un’installazione d’arte decostruita. Il progetto è stato creato congiuntamente da JKMM, un gruppo di architetti e designer con sede a Helsinki, in Finlandia, fondato venti anni fa, e Sauna on Fire Collective, una piattaforma internazionale con base sempre a Helsinki, per la cultura partecipativa e l’impegno civico. L’installazione vuole essere dunque un’interpretazione dell’essenza dei finlandesi rivisitata all’interno di un padiglione in legno.

L’idea alla base

Profondamente radicate nella società finlandese, le saune creano anche una profonda esperienza filosofica, traducendo la familiarità delle persone con la natura. In effetti, è la cosa più vicina in Finlandia capace di descrivere le condizioni calde del deserto. È sinonimo di legame sociale e meditazione spirituale privata: un luogo di metamorfosi sia fisica che spirituale.

L’installazione abbraccia la luce e l’ombra naturali, guidando le persone attraverso la struttura circolare a un bagno turco, lontano dalle difficili condizioni esterne del festival. I visitatori vengono condotti al centro dello spazio, dove un atrio si trasforma in un’oasi ombreggiata e rilassante.

Se una sauna nel deserto può sembrare una scelta insolita per un clima così caldo, il padiglione, in realtà, offre ai festaioli un luogo di tregua che attinge alla disintossicazione e ai rituali della tipica sauna finlandese. Uno spazio nutriente, energizzante e rilassante che oltre all’ombra, procura un senso di intimità, rispetto al trambusto delle musiche e del caldo afoso. 

Non sono mancate però le attenzioni ai dettagli architettonici. Costruita con doghe di legno scuro, la sauna sarà disposta a forma di anello attorno a un cortile esterno ombreggiato per consentire il recupero delle energie e meditazione.

Per tenere conto dell’elevato numero di visitatori, l’approccio dell’infiltrazione sembrava poco pratico, facendo spazio così a un percorso circolare intorno l’edificio. In questo modo, gli ospiti avranno l’opportunità di rivivere la loro esperienza di sauna come parte di un ciclo rigenerativo.