Blog. 12 Luglio 2018

The World Food Building: il primo grattacielo dedicato alla coltivazione

grattacielo

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La popolazione mondiale continua a crescere: si prevede, che nel 2050 diverremo 10 miliardi e ciò crea ovvi problemi legati al cibo e allo spazio a disposizione. Ed è qui che entra in gioco la moderna architettura: cercare di ottimizzare gli spazi a disposizione, curando aspetti legati allo sfruttamento delle energie rinnovabili, senza trascurare poi ovviamente il design, diventano tutti elementi da cui non si può prescindere per garantire un futuro stabile e prospero alle nuove generazioni.

Uno degli esempi di quanto appena detto nasce in Svezia, dove nel 2012 è partito un nuovo progetto per un grattacielo, teso a trovare una soluzione all’annoso problema della mancanza di cibo. Come appare infatti sul sito dedicato all’innovazione e al mondo delle startup “StartUp Magazine“, la società svedese Plantagon ha intrapreso la costruzione dell’edificio che si chiamerà “The World Food Building” che sfrutterà per la produzione agricola le moderne tecniche di coltivazione idroponica, ossia le verdure saranno coltivate senza terreno e piantando le radici in soluzioni liquide nutrienti, così da risparmiare tempo e aumentare la produttività. Il paese svedese dove ciò sta accadendo è Linköping, città di 100.000 abitanti, non lontana da Stoccolma.

Quali saranno i benefici di questo progetto?

Il plantscraper produrrà più cibo consumando meno acqua e terra, riuscendo a “risparmiare” al nostro pianeta una grande quantità di inquinamento e spreco di risorse naturali: circa 1.100 tonnellate di emissioni di CO2 e 49 milioni di litri d’acqua in un solo anno e il funzionamento del grattacielo sarà automatizzato, garantendo in questo modo la continuazione dell’attività (trattandosi di piante e ortaggi ovviamente è molto importante il continuo controllo di luce, nutrienti da garantire giornalmente alla pianta e la giusta dose di ossigeno richiesta).

Da dati che emergono da diverse riviste specializzate del settore, il progetto è costato circa 40 milioni di dollari e riuscirà a sfamare oltre 5.000 persone ogni anno. Si prevede inoltre che il nuovo progetto sia ultimato nel 2020, ma già da ora sono in molti coloro che cercano di emulare le gesta della società svedese con dei progetti similari in giro per il mondo.

Voi cosa ne pensate di questo progetto? Vi piace?