Blog. 26 Giugno 2018

Bioedilizia: prospettive per il futuro e vocazione ambientale

La bioedilizia è una branca dell’architettura attenta al tema ambientale, che si propone di progettare e di costruire edifici mirati a ridurre l’impatto complessivo sull’ecosistema. La vocazione della bioedilizia è “green” e il suo obiettivo è di trasformare i ‘vecchi’ stili di costruzione, mutandoli con tecniche raffinate, che spesso attingono dal passato e dalla saggezza popolare.

In un certo senso, la bioedilizia è figlia del passato e lo dimostra ogni giorno con la sua vocazione ambientale. Si tratta di un processo di riscoperta, che guarda ai materiali sostenibili che arrivano dal patrimonio naturale. Su tutti spiccano il legno, fonte di calore, di bellezza e di comfort, la pietra con la sua forza intrinseca e i materiali naturali isolanti quali la canapa e il bambù.
Ci stiamo addentrando in un universo speciale, dove i materiali naturali vengono trattati con sistemi e prodotti di nuova generazione e vengono realizzati con cicli produttivi virtuosi. La volontà è di abbattere il consumo di materie prime come l’acqua e di impiegare cicli positivi, che si orientano alla ri-popolazione dei boschi e delle cave.
Queste sono le salubri basi della bioedilizia, le quali diventano parte di un processo integrato che inizia dai materiali e si espande all’attenta progettazione degli edifici. Lo scopo è di legare le materie prime con l’ambiente che le circonda, dando vita ad una costruzione efficiente dal punto di vista energetico e rispettosa dell’ambiente che la circonda, qualsiasi sia la sua destinazione, quindi abitativa, commerciale o anche industriale.

Bioedilizia: il futuro della progettazione

La bioedilizia fa i conti con l’urbanistica e chiede libertà di azione, non solo nelle periferie, ma anche nei centri storici delle città e dei paesi. L’armonia naturale deriva da una progettazione che non sfrutta il terreno, ma che in spazi coerenti sa assicurare agli abitanti tutti i comfort di cui hanno bisogno. Le costruzioni si arricchiscono di elementi votati al risparmio energetico, all’impiego di tecniche di ventilazione che sanno abbattere le richieste energetiche e proporne in esubero. E’ questa la vocazione delle case passive e delle case attive, costruzioni che sono in grado di autoalimentarsi e che non dipendono da forniture esterne, o che nel caso delle case attive sono a loro volta produttrici di energia da vendere o impiegare nella routine quotidiana.
La casa progettata con criteri di bioedilizia è una casa che alleggerisce l’impegno energetico degli abitanti e che, al contempo, è in grado di regalare benessere e comfort in ogni stagione. I materiali sanno, infatti creare le basi per una migliore coibentazione e la vocazione tech che arriva dalla domotica permette di attuare una gestione intelligente degli spazi, astuta nelle intenzioni quanto fruibile nella vita di ogni giorno.
Il futuro della bioedilizia guarda, quindi, alla sinergia fra una lungimirante progettazione, l’impiego di materiali eletti e la presenza della domotica, cardini che sanno dare vita a costruzioni efficienti dal punto di vista energetico quanto mirabili nell’uso quotidiano.
La complessità dei progetti abbraccia di conseguenza l’ambiente e si propone al suo servizio, dando vita a costruzioni basate sul rispetto e che si propongono di favorire il processo di rigenerazione naturale delle materie prime. Si tratta di un tratto poco valutato dalla costruzione tradizionale, ma che si propone fondamentale nella bioedilizia, quanto lungimirante per il futuro del nostro delicato ecosistema.
Ci stiamo addentrando in un universo speciale, dove i materiali naturali vengono trattati con sistemi e prodotti di nuova generazione e vengono realizzati con cicli produttivi virtuosi. La volontà è di abbattere il consumo di materie prime come l’acqua e di impiegare cicli positivi, che si orientano alla ri-popolazione dei boschi e delle cave.
Queste sono le salubri basi della bioedilizia, le quali diventano parte di un processo integrato che inizia dai materiali e si espande all’attenta progettazione degli edifici. Lo scopo è di legare le materie prime con l’ambiente che le circonda, dando vita ad una costruzione efficiente dal punto di vista energetico e rispettosa dell’ambiente che la circonda, qualsiasi sia la sua destinazione, quindi abitativa, commerciale o anche industriale.

La complessità dei progetti abbraccia di conseguenza l’ambiente e si propone al suo servizio, dando vita a costruzioni basate sul rispetto e che si propongono di favorire il processo di rigenerazione naturale delle materie prime. Si tratta di un tratto poco valutato dalla costruzione tradizionale, ma che si propone fondamentale nella bioedilizia, quanto lungimirante per il futuro del nostro delicato ecosistema.